La sala della musica
Nell’allestimento della sala si intuisce un caratteristico programma iconografico che sembra riflettere sul ritratto e, più specificatamente, sul tentativo da parte del collezionista di offrire, attraverso le opere stesse, un ritratto di sé.
La sala presenta una netta contrapposizione tra le opere scultoree, in prevalenza collocate sul pianoforte Steinway & Sons, che costituiscono uno straordinario piccolo repertorio della scultura novecentesca, da Medardo Rosso ad Alberto Giacometti, e le pareti, su cui sono allestiti tre capolavori cinquecenteschi della collezione: San Gerolamo in un paesaggio (c. 1528) di Dosso Dossi, Ritratto di gentildonna con libro in mano (c. 1545-1550) di Paris Bordone e Ritratto di gentiluomo con libro e guanti (c. 1540-1541) di Pontormo.
Sono le mani ad attirare l’attenzione del visitatore: quelle contrapposte del ritratto di Pontormo – l’una tesa a reggere il libro e l’altra rilassata, quasi molle come il guanto che trattiene – quelle eleganti della dama di Bordone e quelle nervose del santo di Dosso (uno dei tanti san Gerolamo della collezione; non sarà un caso, giacché il santo è il patrono di bibliofili, eruditi e traduttori). Questo magnifico contrapposto di mani lo si rintraccia anche in un’altra opera presente in sala: l’enigmatico ritratto di Harry Melvill (c. 1925) realizzato da Man Ray, che il collezionista nascose alla vista in un paretino tra la scala e un ambiente di servizio. Il fulcro della fotografia è rappresentato ancora una volta da una coppia di mani; allungate e femminee, danzano dinnanzi a un foglio che nasconde la parte inferiore del volto. Il ritratto di Pontormo e quello di Man Ray condividono caratteri comuni: la composizione dà risalto a una figura maschile longilinea e colloca in posizione centrale un libro o un suo surrogato. Nel pensare a queste figure alte e slanciate, la mente corre alle fotografie del giovane Cerruti, nelle quali il collezionista è solitamente mostrato al lavoro, mentre, indaffarato, tiene tra le mani mazzi di documenti e i tanto amati libri.