Veduta del Campo Vaccino di Roma
Antonio Joli
1740 c.
Olio su tela
92,2 x 137,4 cm
Anno di acquisizione post 1983
Inv. 0059
N. Catalogo A50
Bibliografia
Il successo dell’artista è attestato dal numero di copie autografe delle sue tele migliori, come nel caso della Veduta del Campo Vaccino di Roma della Collezione Cerruti [...]
Questa animata Veduta del Campo Vaccino di Roma con il Colosseo sullo sfondo è opera del pittore Antonio Joli, che nasce a Modena nel 1700 circa, dove riceve la sua prima formazione presso Raffaello Rinaldi. L’artista dimostra presto la sua predilezione per il genere della veduta, adatta sia alla produzione di dipinti che di scenografie teatrali, cui si dedicherà per tutto il corso della sua lunga e fortunata carriera internazionale1. Joli individua i suoi modelli di riferimento prima nelle vertiginose prospettive dei Galli da Bibiena, poi nelle accurate opere di Giovanni Paolo Pannini, che frequenta durante il suo soggiorno nell’Urbe a partire dal 1720. A Roma Antonio ha inoltre la possibilità di approfondire i suoi studi guardando alle invenzioni di Gasper van Wittel e di Filippo Juvarra. Al termine del suo tirocinio capitolino nel 1725 rientra a Modena e realizza opere come Sansone abbatte il tempio dei Filistei e l’Incendio di Troia della Collezione Campori (Modena, Museo Civico d’Arte), in cui trova una sintesi personale tra le varie fonti individuate2. Nel 1732 Joli si sposta a Venezia, dove fissa la sua residenza per dieci anni e consolida la sua fama di vedutista, scenografo (lavorando per i numerosi teatri della Serenissima, ma anche di Padova, Modena e Reggio Emilia) e ideatore di apparati effimeri per le sontuose feste pubbliche organizzate in laguna, di cui rimangono alcuni disegni di progetto (Dresda, Staatliche Kunstsammlungen, Kupferstichkabinett). Joli tuttavia non arresta il suo percorso in Veneto, ma all’inizio degli anni quaranta si sposta prima in Lombardia e poi in Germania; dal 1744 al 1749 risiede a Londra, dove diventa lo scenografo del King’s Theatre e decora la residenza di Richmond dell’influente impresario, il conte John James Heidegger, con vedute di mirabili località italiane, svizzere e cinesi3. Alla morte del committente l’artista accetta di lavorare, grazie all’interessamento del celebre cantante Farinelli, per i teatri del Buen Retiro di Madrid e del Palazzo Reale di Aranjuez. Joli rimane in Spagna fino al 1754, quando torna in Italia per lavorare soprattutto tra Venezia e Napoli, pressato dalle continue richieste di sue opere da parte delle corti e dei maggiori collezionisti europei. Il successo dell’artista è attestato dal numero di copie autografe delle sue tele migliori, come nel caso della Veduta del Campo Vaccino di Roma della Collezione Cerruti, di cui si conosce una replica ora conservata a Roma nella collezione della Fondazione Sorgente Group. I due dipinti sono caratterizzati da una gamma cromatica calda e sono verosimilmente riferibili all’inizio degli anni quaranta del Settecento, a ridosso della partenza dell’artista per il Nord Europa.
Simone Mattiello
1 Middione 1995; Manzelli 2000; Toledano 2006; Caserta 2012.
2 Coccioli Mastroviti 2004, pp. 553-555.
3 Toledano 2004, pp. 49-68.
