Paysage du Midi

Paesaggio del Mezzogiorno

Albert Marquet

1905
Olio su tela
65 x 81 cm
Anno di acquisizione 1998


Inv. 0145
N. Catalogo A138


Provenienza

Esposizioni

Bibliografia

Il motivo del paesaggio marino rappresenta un tema di riflessione costante nel percorso figurativo di Albert Marquet: viene indagato tanto nelle sue declinazioni legate al territorio francese quanto in relazione agli innumerevoli viaggi intrapresi lungo tutta la vita, dalle coste del Nord Europa sino ai paesi del Maghreb. Formatosi presso l’École des Beaux- Arts di Parigi a partire dal 1895, come allievo del pittore simbolista Gustave Moreau, Marquet vive un’intensa stagione di studi, fatta di scambi e frequentazioni con i suoi intraprendenti compagni di corso: oltre a Henri Matisse (con il quale stringerà una profonda e duratura amicizia), il giovane Marquet conosce nell’atelier di Moreau i pittori Georges Rouault, Henri Evenepoel, Jules Flandrin, nonché gli artisti Charles Camoin e Henri Charles Manguin, con i quali condividerà alcune esperienze rilevanti per la sua formazione artistica. 

Attratto dalla pittura impressionista en plein air, per lui certamente filtrata dalla lezione cezanniana sul paesaggio, Marquet vive intorno al passaggio di secolo una condizione piuttosto difficile di accettazione del suo lavoro, determinata anche dal suo carattere schivo e introverso, che lo vedrà esordire pubblicamente soltanto nel 1899, in occasione del Salon annuale parigino. Paysage du Midi si colloca nel gruppo di opere realizzate da Marquet nell’estate del 1905, caratterizzate tutte da una spiccata sintesi figurativa e da una semplificazione dei dati cromatici, resa attraverso una sapiente distribuzione dei piani. Libero ormai dalle difficoltà finanziarie che a lungo lo avevano impensierito (proprio nella primavera di quell’anno, firmava un contratto di esclusività con la galleria Druet di Parigi, fondata nel 1903 dal fotografo Eugène Druet in Faubourg Saint- Honoré, che gli avrebbe assicurato una maggiore stabilità economica) l’artista parte nel mese di maggio alla volta del sud della Francia, invitato a raggiungerlo dall’amico Manguin, che si trova già da qualche tempo nella località marina di Saint-Tropez. 

L’opera raffigura l’assolata baia di fronte al villaggio di Agay, piccolo porto del Var, dominata dal profilo rosato del massiccio dell’Esterel, raggiunto da Marquet e Camoin (anche lui in villeggiatura estiva nel sud della Francia) dopo la prima settimana di luglio, su invito dei pittori Henri-Edmond Cross e Louis Valtat. Complice il tempo favorevole (l’arrivo nel Midi era stato infatti salutato da condizioni meteorologiche avverse per l’esercizio della pittura) Marquet risiederà per alcuni giorni presso il Grand Hôtel d’Agay, fissando il proprio cavalletto sulla costa della baia o lungo i promontori circostanti al porto, prima di proseguire autonomamente il suo viaggio verso le città di Nizza e Mentone. 

Nello stesso villaggio d’Agay, Marquet eseguirà altre prove di paesaggio. Le opere realizzate in questa circostanza si collocano in rapporto stringente con il dipinto in esame, soprattutto per la scelta del punto di vista, che risulta privilegiare le medesime inquadrature del territorio costiero1

Il dipinto entra in collezione alla fine degli anni novanta, periodo in cui Francesco Federico Cerruti, che aveva acquistato una casa a Mentone, frequenta con regolarità il sud della Francia. 

Alessandro Botta 

 

1 Si vedano in particolare le opere Vue d’Agay, 1905 (Le Havre, Musée d’Art Moderne André Malraux) e Vue d’Agay, 1905 (Parigi, Centre Pompidou).