Matinée de février à Moret-sur-Loing
Mattina di febbraio a Moret-sur-Loing
Alfred Sisley
1881
Olio su tela
48,9 x 65,1 cm
Anno di acquisizione 1999
Inv. 0179
N. Catalogo A173
Provenienza
Esposizioni
Bibliografia
«A Moret, in questa campagna con fitti boschi e alti pioppi, con le acque del fiume Loing così belle, trasparenti e mutevoli, qui a Moret la mia arte si è indubbiamente sviluppata al massimo».
In una lettera al critico d’arte Adolphe Tavernier datata 1892, Alfred Sisley spiegava in sintesi l’importanza della cittadina francese di Moret-sur- Loing per la sua vita e la sua produzione artistica: «A Moret, in questa campagna con fitti boschi e alti pioppi, con le acque del fiume Loing così belle, trasparenti e mutevoli, qui a Moret la mia arte si è indubbiamente sviluppata al massimo»1. All’epoca della lettera, Sisley viveva già da 12 anni in questa località a circa 75 km da Parigi2, insieme alla compagna Eugénie Lescouezec e ai due figli. Nel corso degli anni, Sisley eseguì numerosi paesaggi raffiguranti il fiume sopra descritto, la chiesa e i ponti della città. Matinée de février à Moret-sur-Loing è stato dipinto nel 1881, poco dopo il trasferimento della famiglia da Parigi avvenuto nel 1880. L’opera mostra la pennellata caratteristica di Sisley, rapida, vivace e dai tratti minuti, e il colore ricco di luce caratteristico di tutta la sua produzione, che lo identifica come rappresentante dell’Impressionismo3.
All’epoca del trasferimento a Moretsur- Loing, l’artista attraversava un periodo difficile. Sisley era nato a Parigi nel 1839, figlio di commercianti inglesi facoltosi e di successo, e da ragazzo si era opposto al desiderio dei genitori che lo avevano mandato a Londra per l’apprendistato nell’azienda di tessuti di famiglia, tornando a Parigi per dedicarsi all’arte4. A partire dal 1861 era entrato nello studio dell’artista svizzero Charles Gleyre, dove aveva incontrato, tra gli altri, Pierre-Auguste Renoir e Claude Monet, con il quale strinse un’amicizia che durò fino alla sua morte, avvenuta nel 1899. I tre condivisero un atelier e si recavano spesso nella foresta di Fontainebleau a dipingere; in particolare con Monet è evidente una reciproca ispirazione. Di questo periodo, gli anni sessanta dell’Ottocento, si sono conservate soltanto poche opere di Sisley, poiché l’intero patrimonio di famiglia e molti quadri conservati nella sua casa sulla Senna andarono distrutti durante la guerra franco-prussiana del 1870-1871. Inoltre il padre di Sisley non approvava la relazione del figlio con Eugénie Lescouezec e smise di appoggiarlo finanziariamente.
Nel 1874 e nel 1876 Sisley partecipò alle prime mostre collettive degli impressionisti5, tuttavia, dato che i critici d’arte rifiutavano quel nuovo modo di dipingere, le sue opere ebbero per lo più recensioni negative e riuscì a vendere soltanto poche tele a prezzi molto bassi. Fino alla fine dei suoi giorni condusse con la famiglia una vita modesta, poiché i suoi dipinti vendevano poco. In varie occasioni dovette affidarsi al sostegno di mecenati e amici e poté contare sull’aiuto del mercante d’arte parigino Paul Durand- Ruel, che fu un punto di riferimento centrale e importante per numerosi impressionisti.
Solo negli ultimi anni Sisley ottenne il favore dei critici e vide le sue opere esposte in mostre personali e collettive a Parigi, ma anche a Bruxelles e a New York. Tuttavia morì troppo presto e non seppe mai che in seguito il valore del suo lavoro venne ampiamente riconosciuto, sia dal punto di vista artistico che finanziario. Poco dopo la sua morte e in seguito a una vendita organizzata da Claude Monet, la percezione del talento artistico di Sisley e i prezzi delle sue tele aumentarono rapidamente.
La caratteristica pennellata fluida e la luminosità ottenuta grazie all’uso di una palette perfettamente bilanciata si ritrovano anche in Matinée de février à Moret-sur-Loing, ora appartenente alla Collezione Cerruti. I molteplici toni del blu che si combinano a varie sfumature di rosa rendono il freddo pungente di una soleggiata mattina di febbraio. Qualcuno, invogliato dal sole, già passeggia lungo la riva del fiume alla ricerca delle tracce della primavera imminente. Il fiume luccicante e i riflessi dell’acqua inducono l’osservatore a vagare con la fantasia nel dipinto, entrando nelle profondità del paesaggio. La freschezza dell’arte di Sisley, già molto apprezzata dai contemporanei, è uno degli elementi che oggi ci inducono a considerarlo uno dei principali esponenti dell’Impressionismo.
Veronica Peselmann
1 Lettera di Alfred Sisley ad Adolphe Tavernier, Moretsur-Loing, 19 gennaio 1892, in Shone 1992, p. 216, 217.
2 Ibid., p. 217.
3 Ferrara-Madrid-Lione 2002-2003.
4 Shone 1992, p. 224.
5 Berson 1986.
