La torre dell’Orologio in Piazza San Marco
Francesco Guardi
anni ottanta del XVIII sec.
Penna, inchiostro bruno e acquerello bruno su carta bianca
45,7 x 34,5 cm
Anno di acquisizione post 1983
Inv. 0064
N. Catalogo A55
[...] si rintracciano nel disegno le caratteristiche migliori della grafica di Francesco: quel segno volante, nervoso e cursorio che è tratto suo peculiare.
Il disegno rappresenta un soggetto particolarmente amato da Francesco Guardi e illustrato a più riprese nel corso della sua carriera, in particolare in alcuni dipinti, occasione per l’inserimento di alcune scenette di vita quotidiana e vivaci figurine. Nell’ambito della grafica, tuttavia, si conosce solo un altro foglio con la Torre dell’Orologio, conservato al Petit Palais di Parigi e rappresentante più o meno la stessa angolatura della scena ripresa nel disegno appartenente alla Collezione Cerruti. Morassi considerava il disegno parigino preparatorio per il dipinto oggi conservato all’Akademie der bildenden Künste di Vienna1. La scena nel foglio in esame è leggermente più ampia e suggerisce confronti piuttosto con la veduta già in collezione privata newyorchese2, sebbene il legame non sia tale da poterlo considerare preparatorio per quell’opera. Qui infatti possiamo riconoscere varianti significative nella definizione delle figurine nel primo piano: in particolare il gruppo con il personaggio femminile che regge un cesto, accompagnato da un cane, assente sia nel disegno parigino sia nelle varie versioni pittoriche note.
Al di là della scelta del punto di ripresa, abbastanza originale, e dei possibili punti di contatto con l’opera pittorica, si rintracciano nel disegno le caratteristiche migliori della grafica di Francesco: quel segno volante, nervoso e cursorio che è tratto suo peculiare. Pur nella difficoltà di una scansione cronologica della sua produzione, tanto più in quella disegnativa, pare di riconoscere qui la prova di un momento di maturità e consapevolezza, lontano dai modelli canalettiani ormai assimilati e tradotti in modo autonomo, situabile intorno agli anni ottanta del Settecento.
Denis Ton
1 Morassi 1984, vol. III, p. 137, fig. 330.
2 Morassi 1973, cat. 354.
